Realtà o Finzione?
Nel corso del tempo, numerosissimi furono i tentativi da parte degli studiosi di ricercare un fondamento scientifico nella pratica della rabdomanzia e, soprattutto, numerose furono le ricerche che miravano a rivelare l'efficacia o meno di questa attività.
Con il suo occhio critico, la scienza ha così messo alla prova l'arte divinatoria della rabdomanzia rivelando che questa sarebbe priva di fondamento e di certezze.
Molti studi e ricerche rivelarono infatti che i risultati ottenuti dai rabdomanti corrispondono in pieno al concetto di casualità e che siano del tutto prevedibili.
Il successo o meno di un rabdomante, secondo questi studi condotti su vari gruppi di rabdomanti ed in epoche diverse, sarebbe perciò del tutto riconducibile alla teoria delle probabilità.
Vi sono stati però molti studi che avrebbero tuttavia evidenziato la capacità di alcuni rabdomanti di fornire prestazioni che andassero al di là della semplice probabilità.
Per essere più chiari, alcuni dei rabdomanti presi in esame avrebbe riportato una percentuale di successi piuttosto notevoli e non spiegabili con il semplice concetto di casualità. A questi risultati è però stata mossa un obiezione non trascurabile.
Si è infatti supposto che tali presunti rabdomanti fossero privi di "poteri" divinatori ma che, tuttavia, possedessero le conoscenze necessarie per poter localizzare con esattezza la posizione di masse d'acqua e miniere nel sottosuolo.
In ogni caso, in mancanza di prove oggettive, la rabdomanzia è tuttora ritenuta una pseudoscienza se non un fenomeno paranormale o una semplice superstizione condizionata dal non sottovalutabile ruolo dell'autoillusione.